Nuova Riveduta:

2Re 14:11

Ma Amasia non gli volle dar retta. Così Ioas, re d'Israele marciò contro Amasia; ed egli e Amasia, re di Giuda, si trovarono faccia a faccia a Bet-Semes, nel territorio di Giuda.

C.E.I.:

2Re 14:11

Amazia non lo ascoltò. Allora Ioas re di Israele si mise in marcia; si guardarono in faccia, lui e Amazia re di Giuda, in Bet-Sèmes, che appartiene a Giuda.

Nuova Diodati:

2Re 14:11

Ma Amatsiah non gli diede ascolto. Così Joas, re d'Israele, salì; perciò egli ed Amatsiah, re di Giuda, si affrontarono l'un l'altro a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda.

Riveduta 2020:

2Re 14:11

Ma Amasia non volle dargli retta. Così Ioas, re d'Israele, salì contro Amasia; lui e Amasia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Bet-Semes, che apparteneva a Giuda.

La Parola è Vita:

2Re 14:11

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 14:11

Ma Amatsia non gli volle dar retta. Così Joas, re d'Israele, salì contro Amatsia; ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda.

Ricciotti:

2Re 14:11

Amasia non gli diede ascolto e Joas, re d'Israele, salì e s'incontrò con Amasia, re di Giuda in Betsames, città di Giuda,

Tintori:

2Re 14:11

Ma siccome Amasia non diede retta, Ioas re d'Israele salì, e si videro egli e Amasia re di Giuda, a Betsames città di Giuda.

Martini:

2Re 14:11

Ma Amasia non gli diede retta: e Gioas re d'Israele si mosse, e si videro egli, e Amasia re di Giuda presso a Bethsames città di Giuda.

Diodati:

2Re 14:11

Ma Amasia non gli diè d'orecchio. Gioas adunque, re d'Israele, salì contro ad Amasia, re di Giuda; ed essi si videro l'un l'altro in faccia in Bet-semes, città di Giuda.

Commentario abbreviato:

2Re 14:11

8 Versetti 8-14

Per qualche tempo dopo la divisione dei regni, Giuda soffrì molto per l'inimicizia di Israele. Dopo il tempo di Asa, soffrì di più per l'amicizia di Israele e per l'alleanza stipulata con loro. Ora incontriamo di nuovo l'ostilità tra loro. Come può sorridere un uomo umile nel sentire due uomini orgogliosi e sprezzanti che si mettono all'opera per diffamarsi e sottovalutarsi a vicenda! Il successo empio eccita l'orgoglio; l'orgoglio eccita le contese. Gli effetti dell'orgoglio negli altri sono insopportabili per chi è orgoglioso a sua volta. Queste sono le fonti di problemi e di peccato nella vita privata; ma quando sorgono tra principi, diventano la miseria dei loro interi regni. Ioas mostra ad Amasia la follia della sua sfida: "Il tuo cuore ti ha innalzato". La radice di ogni peccato è nel cuore e da lì scaturisce. Non è la Provvidenza, l'evento, l'occasione, qualunque essa sia, a rendere gli uomini orgogliosi, sicuri, scontenti o simili, ma è il loro stesso cuore a farlo.

Riferimenti incrociati:

2Re 14:11

2Cron 25:16,20
Gios 19:38; 21:16; 1Sa 6:9-19

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